Assemblea dei Magistrati della Corte d’Appello per l’inaugurazione dell’anno giudiziario 2023
di Franco Cassano (Presidente della Corte d’appello di Bari)
Bari, 28 gennaio 20231.
Signor Vice Ministro, Autorità politiche, civili, militari e religiose;
Colleghi; sigg. Avvocati, dello Stato e degli Ordini del Distretto;
signore e signori tutti, vi porgo il benvenuto e vi ringrazio per la partecipazione a questa assemblea, che ad essa dà ragione e lustro.
Un pensiero deferente va al nostro Presidente della Repubblica, custode rigoroso dei valori costituzionali sui quali poggia la convivenza civile e politica del Paese, e degli equilibri tra i poteri dello Stato.
Un saluto di particolare benvenuto al dott. Carbone, Procuratore Aggiunto in quel di Taranto, componente del CSM appena insediato. Il CSM è un’istituzione attesa dal difficile compito di recuperare credibilità, dopo la stagione avvelenata dai miasmi delle chat e dai comportamenti poco ortodossi di taluni consiglieri.
Credo occorra ripartire dai reali bisogni degli uffici giudiziari, interagendo con un Ministero della giustizia negli ultimi anni assai dinamico.
La magistratura è un corpo sano dello Stato e normalmente ne fanno parte persone indipendenti, equilibrate e preparate. Non si può affidare troppo a lungo la sorte di un intero potere dello Stato al contenuto delle chat, se non destabilizzandolo e delegittimandolo, e mettendo così a rischio
la stessa democrazia del Paese. Credo che, dopo la riforma dell’ordinamento giudiziario, sia necessario chiudere una volta per tutte la stagione dei veleni.
La solidarietà mia personale va alla CGIL di Bari, i cui muri sono stati imbrattati con scritte neofasciste ed i cui esponenti sono stati fatti oggetto di minacce. La città e le istituzioni hanno reagito con tempestività e fermezza.
I complimenti alla magistratura palermitana e soprattutto alle forze dell’ordine, Carabinieri, Polizia di Stato e Guardia di Finanza, per i recenti importanti successi nella lotta alla criminalità organizzata. Fa bene vedere i cittadini plaudire all’arresto; fa male sentire da tanti affermare essersi trattato di una “messinscena”, frutto di una trattativa che avrebbe posto fine alla latitanza, dopo la trattativa che avrebbe consentito la latitanza: ha ragione chi afferma che “al fondo c’è una diffidenza atavica nei confronti delle istituzioni”, che accomuna anche settori imprevedibili della società.
Un saluto rivolgo a quanti, nel corso di questo anno, hanno lasciato il servizio nella magistratura. Penso, ad es., al Presidente del Tribunale di Trani, Antonio De Luce.
Penso ad Annamaria Tosto, per quello che ha fatto in tanti anni di lavoro come magistrato, giudicante e requirente, e da ultimo come dirigente la Procura generale. Insieme abbiamo lavorato
in una sintonia totale, che ci ha consentito di superare momenti assai difficili. Annamaria Tosto è persona ancora capace di indignarsi, seppure di una indignazione addolcita dall’esperienza e dal pessimismo della ragione; di un rigore intellettuale e di una coerenza ormai rari.
Grazie, Annamaria Tosto, per quanto hai dato allo Stato, e a tutti noi.
qui il testo integrale della relazione: https://www.oralegalenews.it/wp-content/uploads/2023/03/Assemblea-dei-magistrati-della-Corte-di-appello-di-Bari.pdf
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