
La parola è un’opera d’arte
di Ileana Alesso (Avvocata in Milano – Presidente Fronteverso Network)
Non lo vedevamo da tempo. Non lo ricordavamo più, ma sarà mai esistito? Certo che si, ma era così lontano il ricordo. Però oggi è arrivato. Il sole è tornato a Milano. Dopo più di un mese niente pioggia, buio, pozzanghere e ombrelli. Oggi abbiamo sgranato occhi, spalancato porte, finestre e balconi. I soffitti alti ci sono sembrati il cielo e uscendo di casa e ci è parso di entrare nel finale di Blade Runner, fuori dal buio, dalla pioggia, verso la luce.
Emozioni, pensieri, immagini, suoni, sotto forma di parole. Le parole ci accompagnano. Silenziosamente anche quando siamo soli. “Io non sono mai sola, sono sempre in buona compagnia. La mia.” dice Violet Crown in Downton Abbey.
Anche la stratosferica Violet, alias Maggie Smith, con un pensiero affilato, una sintassi limpida, con poche parole racchiuse in frasi brevi e fulminanti, non sfugge alla regola. Anzi ne è splendida espressione artistica.
“I miei oggetti nascono dalla parole” ha dichiarato Alessandro Mendini, noto designer internazionale.
Potere della parola: opera pubblica e opera d’arte. Bene comune, base per riflessioni e decisioni partecipate e democratiche, volte al “convincimento” e non alla “persuasione” e opera d’arte, bussola e rotta verso grazia e bellezza, ma anche magia, trasformazione e liberazione: “Ho visto un angelo nel marmo e ho scolpito fino a liberarlo” scriveva Michelangelo.
Scolpire parole, sceglierle con cura, dipingerle al meglio: non è questo che facciamo quando abbiamo amore, cura e premura? Leggiamo remote poesie che, potremmo giurare, sembra siano state scritte proprio per noi. Ascoltiamo parole che rovinano incontri, feste, progetti. “Scendi il cane”, “Sali il bambino” è prosa sgraziata, prima che errata.
“Quando che è festa è festa” ripetevano, nella bellezza inespressa di emozioni che non trovavano parole, due ragazzi arruffati, qualche decennio fa, su un treno che dalla Sicilia tornava in Germania dopo le vacanze di Pasqua.
Era il massimo del discorso ma la frase riecheggia ancor oggi bellissima.
Di recente in una intervista trasmessa da Rai 5 Renzo Piano, riprendendo la citazione di F. Dostoevskij “la bellezza ci salverà”, ha dichiarato: “vivo per la bellezza”.
C’è qualcuno che non ricordi gli attimi in cui c’è stato il prima e il dopo, il senso di meraviglia di fronte a un’immagine, una musica, un oggetto, una parola?
Tra le tante definizioni di bellezza e di arte la più vivida è forse quella che Sant’Agostino riservò alla definizione del “tempo”: “se nessuno me ne chiede, lo so bene: ma se volessi darne una spiegazione a chi me ne chiede non lo so…”
Cosa c’è dunque di intimo e connesso tra Violet e i due ragazzi? C’è che la comunicazione è un’opera d’arte ma la prima ne ha padronanza totale, ha parole per pensare, sa come disegnarle, con quale nuance colorarle e dove inviarle, pregustando l’effetto che fa. I ragazzi lavorano a mani nude, muti, con emozioni che, da sole, non possono scolpire il marmo e tornano loro addosso inespresse. E di essi non si conoscono i nomi.
Cosa c’è di intimo e connesso tra l’imminente avvio del ciclo di incontri – anch’esso promosso da FronteVerso, OraLegale, Ordine Giornalisti Lombardia ed Eticrea– su “La parola è un opera d’arte” dopo il ciclo su “La parola è un’opera pubblica” in partnership anche con PACTA dei Teatri Milano?
C’è che la comunicazione è un’opera pubblica e un’opera d’arte. E di ciò che ci sta a cuore, “il buono, il bello e l’utile”, oggi le luci dei riflettori illuminano il bello dopo aver avuto in primo piano la comunicazione responsabile, etica e funzionale, del “buono” e dell’”utile”.
Etica, estetica, funzionalità, si cedono il passo e si fanno luce a vicenda. Da qui il sottotitolo dell’incontro del 29 novembre prossimo: “Il potere della parola tra illusionismo, grazia, consenso e responsabilità”.
Il tutto con le consuete esplorazioni interdisciplinari, presso la grande Sala, non a caso circolare, della Fondazione Ambrosianeum a Milano, proseguendo di necessità, nell’alluvione di parole irrispettose, negative e violente, verso la luce di relazioni di rispetto, confronto, grazia e misura.

Il potere della parola
tra illusionismo, grazia, consenso e responsabilità
Milano, 29 Novembre 2019
Photo credit : Michael Gaida da Pixabay
#TOPICS: ultimi articoli
Tra natura e cultura
Anna Losurdo
Senza azioni conseguenti e necessari quel sentimento si trasforma in vago desiderare
Il 25 novembre
Massimo Corrado Di Florio
Mondo assurdo. La violenza sulle donne è un’ennesima forma di potere priva di senso
Lasciateci vivere
Massimo Corrado Di Florio
Facile e allo stesso tempo assai pericoloso creare regole al di fuori delle regole stesse quando il navigare a vista diviene regola primaria
Il ratto di Europa
Massimo Corrado Di Florio
Vediamo se si riesce a trarre qualche insegnamento dal mito di Europa. In realtà, una storia (una delle tante) piuttosto breve.
Luoghi di tortura
Aldo Luchi
Luoghi creati da uomini per altri uomini perché non abbiano più speranza
Il buio degli spettri
Tiziana Nuzzo
La morte è considerata l’unica via di fuga da una vita senza senso
L’insperato inatteso possibile
Paola Furini
Ciascuno può far pendere la bilancia immaginaria da una parte o dall’altra
Autodissolvenza e mancanza di speranza
Anna Paola Lacatena
Gli adulti sembrano offrire la propria mano per assicurarsi il viatico per forever green
Quel che accadrà
Nicky Persico
Uno stelo d’erba vivo nell’inverno sarà la tua guida nell’universo
Rubriche: ultimi articoli
Roberta Valente
Sovranno cambiare tutte le strategie difensive
Umberto Pantanella
Prima di essere diabetico sei una persona con pari diritti e con pari dignità
Aldo Luchi
Luoghi creati da uomini per altri uomini perché non abbiano più speranza
Tiziana Nuzzo
La morte è considerata l’unica via di fuga da una vita senza senso
Piero Buscicchio
Ci si accorge, da attore, della potenza degli stereotipi
Nicky Persico
Che si guardi il cielo e ci si possa naufragare
Fabio Cesare
Le nomine degli avvocati a curatore e amministratore giudiziario sono presidi di legalità voluti dal legislatore
Pina Rifiorati
I temi congressuali richiamano il ruolo dei Comitati protagonisti del cambiamento nella nostra professione
Tatiana Biagioni
A tutela delle professioniste, delle giovani e dei giovani, delle disabili e dei disabili per contrastare tutte le discriminazioni
Nicky Persico
Massi, ma anche polvere, piccole pietre.
Esattamente come certe cose della vita
Fabio Cesare
I sovraindebitati sono fragili e facilmente adescabili dalla malavita