L’amnesia infantile

L’amnesia infantile

di Andrea Mazzeo (Psichiatra in Lecce)

Riporto dalla perizia in un caso di presunto abuso sessuale su una bambina.
«Va osservato che i fatti ipotizzati come reato nella vicenda in esame riguardano eventi avvenuti quando la bambina aveva un’età compresa tra uno e due anni e sette mesi, localizzandosi quindi all’interno di una finestra temporale nella quale agisce un fenomeno denominato “amnesia infantile” … Questa selettiva incapacità a ricordare eventi esperiti nella finestra temporale compresa tra 0 e 5 anni viene chiamata “amnesia infantile“».
Naturalmente, con queste premesse, il procedimento venne archiviato.

Ma cosa sarebbe questa amnesia infantile? Davvero i bambini fino all’età di cinque anni sono degli smemorati?
È quanto sostengono illustri psicologi, è quanto insegnano agli studenti nelle università, facoltà di psicologia e scienze della formazione, in master e corsi di formazione in psicologia giuridica; ma questo concetto viene clamorosamente smentito dalla ricerca scientifica sulla memoria infantile.
Il concetto di amnesia infantile è stato proposto da Freud in uno scritto del 1905 dal titolo “Tre saggi sulla teoria sessuale”; nel secondo saggio scrive: “Intendo alludere alla caratteristica amnesia che alla maggior parte degli uomini (non a tutti!) nasconde gli anni della loro infanzia, fino al sesto od ottavo anno di vita.”

Il concetto si riferisce quindi alla difficoltà che abbiamo tutti noi di ricordare da adulti alcuni eventi della nostra prima infanzia. Non corrisponde al vero, quindi, che bambini vittime di violenza o abusi sessuali nell’infanzia non possano ricordare; l’obiettivo di questo concetto è quello di screditare la testimonianza dei bambini e far assolvere l’imputato.

Un ottimo articolo sulla memoria precoce è di uno studioso statunitense, Theodore Gaensbauer, dal titolo “Representations of trauma in infancy: Clinical and theoretical implications for the understanding of early memory” pubblicato nel 2002 sulla rivista Infant Mental Health Journal ).
Ho trovato in un vecchio forum la traduzione di questo prezioso articolo, non firmata, che metto a disposizione sul mio sito: http://www.alienazionegenitoriale.org/docu/Gaensbauer.pdf.

Vi sono riportati numerosi casi di bambini che hanno ricordato alla perfezione abusi sessuali subiti alcuni anni prima; drammatico è il caso di una “bambina che ha subito degli abusi sessuali prima dell’età di sei mesi che poco prima dell’età di tre anni ha fatto una serie di ricostruzioni sessuali con le bambole compresa penetrazione vaginale, compatibili con delle foto pornografiche scattate durante il suo abuso sessuale”.

Come riportato da alcuni autori citati in bibliografia “non è necessario che nel momento in cui viene vissuto un evento sia disponibile una codificazione verbale per far sì che l’evento venga ricordato a lungo termine o che, successivamente, il ricordo dell’evento venga esposto verbalmente”.

Nella discussione l’autore scrive: “I dati clinici e i dati delle ricerche indicano che possibilmente nelle prime settimane di vita e senza dubbio entro i 2/3 mesi di età, i bambini riescono a riconoscere stimoli associati a un’esperienza traumatica e mostrano reazioni da stress e risposte comportamentali. Entro 3/4 mesi di età tale riconoscimento e tali reazioni da stress possono permanere per delle settimane o dei mesi. Entro la seconda metà del primo anno, e soprattutto dai 9 mesi in poi, ci sono dei segni evidenti di una rappresentazione interna degli eventi traumatici che si possono esprimere nel gioco sotto forma di una ricostruzione sequenzialmente significativa, in periodi successivi di mesi e anche di anni. Nel corso del secondo anno, anche prima dell’inizio della fluenza del linguaggio, la capacità della memoria diventa ancora più impressionante.”

Come emerge da questo lavoro i bambini sono capaci di ricordare eventi traumatici accaduti loro quando erano più piccoli e di ricostruirli con precisione. La tesi, quindi, dell’amnesia infantile non ha fondamento scientifico.

Image credit: Karolina Grabowska da Pixabay

#TOPICS: ultimi articoli

Dieci ragazzi per noi

Ileana Alesso
Il linguaggio del legame sociale è un linguaggio “speciale” che deve essere “normale

Leggi l'articolo

Sentimenti e regole

Antonio Pascucci
Le regole sono il fondamento di ogni comunità strutturata, necessarie per garantire un equilibrio tra ordine e libertà

Leggi l'articolo

Un fiocco di tanti colori

Paola Furini
Ai ragazzi e alle ragazze è stata garantita la possibilità di partecipare alla vita pubblica

Leggi l'articolo

Salvare i più sfortunati

Saverio Regano
Il costo dell’assistenza al debitore incapiente non può gravare sui professionisti chiamati ad occuparsene

Leggi l'articolo

Trasparenza legislativa nella UE

Emilio De Capitani
Elementi fondanti per il diritto all’auto determinazione di ogni individuo e per il funzionamento di una società democratica

Leggi l'articolo

Diritto alla conoscenza

Paola Regina
La giurisprudenza della Corte Europea dei diritti dell’uomo ha elaborato
nozioni autonome di diritto e di legge

Leggi l'articolo

Responsabilità del linguaggio

Roberta De Monticelli
L’idea di trasparenza è il luogo dove la logica si salda con l’etica

Leggi l'articolo

Diritto di capire

Stefania Cavagnoli
L’importanza del diritto e della sua comunicazione come strumento di relazione e di garanzia

Leggi l'articolo

Distrofia sintattica

Massimo Corrado Di Florio
Le parole non devono essere ingannatrici

Leggi l'articolo

Archivio Magazine

Indice

Rubriche: ultimi articoli

Stato interessante in stato di diritto

Pubblicato in |

Anna Frasca
Esiste una correlazione inversa tra il lavoro domestico e il desiderio di avere figli

Diritto alla conoscenza

Pubblicato in |||

Paola Regina
La giurisprudenza della Corte Europea dei diritti dell’uomo ha elaborato
nozioni autonome di diritto e di legge

Trasparenza legislativa nella UE

Pubblicato in |||

Emilio De Capitani
Elementi fondanti per il diritto all’auto determinazione di ogni individuo e per il funzionamento di una società democratica

Responsabilità del linguaggio

Pubblicato in |||

Roberta De Monticelli
L’idea di trasparenza è il luogo dove la logica si salda con l’etica

Diritto di capire

Pubblicato in |||

Stefania Cavagnoli
L’importanza del diritto e della sua comunicazione come strumento di relazione e di garanzia

Distrofia sintattica

Pubblicato in |||

Massimo Corrado Di Florio
Le parole non devono essere ingannatrici

Better law making

Pubblicato in |||

Trasparenza delle leggi e strumenti di democrazia partecipativa in Italia e in Europa
Ileana Alesso
Se un linguaggio che non è possibile capire e parlare è un linguaggio che rende muti, ferisce le persone e la comunità, occorre la bussola di una lingua comune per l’orizzonte disegnato dalla Costituzione

Ifigenia

Pubblicato in

Povera, si direbbe.Che già ad essere figlia di Agamennone e…

Sospensione feriale: si/no

Pubblicato in ||||

Giovanna Fava
Le richieste di provvedimenti in materia di famiglia sono tutte urgenti

Una sfida per la qualità

Pubblicato in ||||

Angelo Santi
Un campo di azione in cui esplicare la libertà delle parti

Degrado del diritto penale

Pubblicato in |||

Andrea Casto
Prima di tendere alla emenda del reo, la pena deve essere sanzione e monito

Suicidi in carcere: un caso di scuola

Pubblicato in |

Enrico Sbriglia
C’è più di qualcosa che non funziona nel nostro sistema penitenzario