Una condanna categorica

Una condanna categorica

Di Andrea Mazzeo (Psichiatra in Lecce)

I PROCURATORI AMERICANI SULLA PAS

L’allarme suscitato di recente in Italia da alcune decisioni giudiziarie in tema di affido dei minori, in applicazione del concetto di alienazione parentale, privo di validità scientifica, arriva dopo circa vent’anni dal medesimo allarme che si ebbe negli USA, dove il concetto è nato e venne applicato per primo nei tribunali di famiglia. In seguito a drammatici fatti di cronaca, quali figlicidi e suicidi di bambini affidati anche al genitore violento o pedofilo, costretti a frequentarlo, il mondo giuridico statunitense cominciò a interrogarsi su queste vicende.

Il caso del suicidio di un ragazzo di 16 anni affidato dal giudice al padre violento, in seguito alla PAS sostenuta dal Dr Gardner, consulente tecnico del padre, è riportato nel libro di Sonia Vaccaro e Consuelo Barea, “La presunta sindrome di alienazione genitoriale” ().

Questa la lettera che scrisse il ragazzo prima di suicidarsi: “Chi sono io? È una domanda che mi faccio da un po’ … Molte cose (soprattutto negative) sono accadute nella mia vita … ci vorrebbero due vite per descriverle tutte … da otto anni mio padre ci accusa nei tribunali, una causa giudiziaria dietro l’altra … Ci sono molte altre storie come questa, ma non ho né il tempo né la forza per continuare. Così termina questo capitolo di tormento infinito della mia vita”.

Nel 2003 l’Istituto di Ricerca dei Procuratori Americani (American Prosecutors Research Institute – APRI) organismo dell’Associazione Nazionale degli Avvocati dello Stato della Virginia (National District Attorney Association – NDAA) commissionò a due ricercatrici, Erika Rivera Ragland e Hope Fields Rosen, uno studio sulla PAS. Il lavoro venne pubblicato in due parti sulla rivista ufficiale della NDAA, Update (Update, Parental Alienation Syndrome: What Professionals Need to Know – Part 1 and Part 2); significative le conclusioni della seconda parte, dove le autrici scrivono: «La PAS è una teoria non dimostrata in grado di minacciare l’integrità del sistema della giustizia penale e la sicurezza dei bambini maltrattati» (http://www.alienazionegenitoriale.org/docu/update-16-7.pdf).

Come mai questa condanna così categorica?

Con il concetto di alienazione parentale viene screditata la testimonianza dei bambini nei casi di violenza in famiglia o di abusi sessuali incestuosi, con la conseguente archiviazione del procedimento penale o assoluzione dell’imputato. Come ha scritto la giurista Jennifer Hoult nel 2006, nella sua tesi di Dottorato in Diritto, The Evidentiary Admissibility of Parental Alienation Syndrome: Science, Law, and Policy, pubblicata sulla rivista Children’s Legal Rights Journal (Vol. 26, No. 1, Spring 2006):

Il percorso ventennale della PAS nei tribunali americani è un capitolo imbarazzante nella storia del diritto probatorio. Esso riflette il fallimento totale dei professionisti legali incaricati del controllo probatorio destinato a proteggere i processi legali dalla macchia della pseudo-scienza. I tribunali incaricati nei casi di divorzio, custodia e abuso di minori possono aver trovato la PAS attraente perché afferma di ridurre queste complesse, lunghe e strazianti indagini probatorie a diagnosi mediche. Gli obiettivi inerenti alle origini e all’uso giuridico della PAS dimostrano il rischio di accettare indiscutibili risposte semplicistiche a problemi umani complessi. … Dato che nella maggior dei casi il rifiuto è adattabile e si risolve naturalmente nel tempo, il nostro legislatore e i tribunali devono determinare in quali circostanze l’intervento giuridico è una risposta appropriata o efficace allo stesso. Le risposte a questa complessa domanda si trovano probabilmente nella scienza empiricamente provata nei campi della psicologia e della biologia dello sviluppo mentale, non in ipotesi infondate basate su teorie che violano l’ordine pubblico.” ().

Non so se anche in Italia il ventennio dal 2000 al 2020 possa definirsi come altrettanto imbarazzante per la giustizia civile, penale e minorile per via dell’utilizzo di una malattia inesistente per dirimere le questioni di affido dei minori o per giudicare presunti abusi sessuali sui minori; di certo in molti casi sono stati elusi i diritti di protezione delle donne e dei bambini vittime di violenza e di abusi sessuali.

Image credit: Reimund Bertrams da Pixabay

#TOPICS: ultimi articoli

Dieci ragazzi per noi

Ileana Alesso
Il linguaggio del legame sociale è un linguaggio “speciale” che deve essere “normale

Leggi l'articolo

Sentimenti e regole

Antonio Pascucci
Le regole sono il fondamento di ogni comunità strutturata, necessarie per garantire un equilibrio tra ordine e libertà

Leggi l'articolo

Un fiocco di tanti colori

Paola Furini
Ai ragazzi e alle ragazze è stata garantita la possibilità di partecipare alla vita pubblica

Leggi l'articolo

Salvare i più sfortunati

Saverio Regano
Il costo dell’assistenza al debitore incapiente non può gravare sui professionisti chiamati ad occuparsene

Leggi l'articolo

Trasparenza legislativa nella UE

Emilio De Capitani
Elementi fondanti per il diritto all’auto determinazione di ogni individuo e per il funzionamento di una società democratica

Leggi l'articolo

Diritto alla conoscenza

Paola Regina
La giurisprudenza della Corte Europea dei diritti dell’uomo ha elaborato
nozioni autonome di diritto e di legge

Leggi l'articolo

Responsabilità del linguaggio

Roberta De Monticelli
L’idea di trasparenza è il luogo dove la logica si salda con l’etica

Leggi l'articolo

Diritto di capire

Stefania Cavagnoli
L’importanza del diritto e della sua comunicazione come strumento di relazione e di garanzia

Leggi l'articolo

Distrofia sintattica

Massimo Corrado Di Florio
Le parole non devono essere ingannatrici

Leggi l'articolo

Archivio Magazine

Indice

Rubriche: ultimi articoli

Stato interessante in stato di diritto

Pubblicato in |

Anna Frasca
Esiste una correlazione inversa tra il lavoro domestico e il desiderio di avere figli

Diritto alla conoscenza

Pubblicato in |||

Paola Regina
La giurisprudenza della Corte Europea dei diritti dell’uomo ha elaborato
nozioni autonome di diritto e di legge

Trasparenza legislativa nella UE

Pubblicato in |||

Emilio De Capitani
Elementi fondanti per il diritto all’auto determinazione di ogni individuo e per il funzionamento di una società democratica

Responsabilità del linguaggio

Pubblicato in |||

Roberta De Monticelli
L’idea di trasparenza è il luogo dove la logica si salda con l’etica

Diritto di capire

Pubblicato in |||

Stefania Cavagnoli
L’importanza del diritto e della sua comunicazione come strumento di relazione e di garanzia

Distrofia sintattica

Pubblicato in |||

Massimo Corrado Di Florio
Le parole non devono essere ingannatrici

Better law making

Pubblicato in |||

Trasparenza delle leggi e strumenti di democrazia partecipativa in Italia e in Europa
Ileana Alesso
Se un linguaggio che non è possibile capire e parlare è un linguaggio che rende muti, ferisce le persone e la comunità, occorre la bussola di una lingua comune per l’orizzonte disegnato dalla Costituzione

Ifigenia

Pubblicato in

Povera, si direbbe.Che già ad essere figlia di Agamennone e…

Sospensione feriale: si/no

Pubblicato in ||||

Giovanna Fava
Le richieste di provvedimenti in materia di famiglia sono tutte urgenti

Una sfida per la qualità

Pubblicato in ||||

Angelo Santi
Un campo di azione in cui esplicare la libertà delle parti

Degrado del diritto penale

Pubblicato in |||

Andrea Casto
Prima di tendere alla emenda del reo, la pena deve essere sanzione e monito

Suicidi in carcere: un caso di scuola

Pubblicato in |

Enrico Sbriglia
C’è più di qualcosa che non funziona nel nostro sistema penitenzario