FronteVerso Network compie dieci anni
di Antonio Pascucci (Avvocato in Milano e Milano, Coordinatore FronteVerso Network)
Dalla prima sperimentazione, dell’ottobre 2013 sul linguaggio responsabile e l’accessibilità al sapere, al convegno su Better Law Making e Democrazia Partecipativa in Italia e in Europa, del dicembre 2023.
Dalla sfida nel raccogliere l’interrogativo di Natalia Ginzburg “come fare perché le parole non siano più un privilegio, un bene di pochi, perché diventino ricchezza comune” alla riflessione, in dimensione europea ed internazionale, del diritto alla conoscenza e alla partecipazione nei processi decisionali.
Nati a Milano dieci anni fa da un’idea di Ileana Alesso e Gianni Clocchiatti, sviluppata insieme a Maurizia Borea, Irene Cassola e al sottoscritto, FronteVerso, è un network sempre più interdisciplinare e internazionale e oggi è composto da avvocati, artisti, giornalisti, artisti, designer, counselor, insegnanti, dirigenti.
Trovare “le parole per dirlo”, ecco il tratto del cammino, allora e ora, che ha ricompreso anche altri più estesi ambiti come la giurisprudenza internazionale, specialmente in tema di diritto alla conoscenza, per significative pronunce, divenute condanna degli Stati, sulla assenza dei caratteri qualitativi della chiarezza e della accessibilità della legislazione, nonché ai processi di formazione delle decisioni delle istituzioni europee, in particolare dei co-legislatori Parlamento e Consiglio, in ragione della parzialità delle informazioni concernenti i rispettivi negoziati, dibattiti e voti legislativi.
Proprio perché le parole “non siano un privilegio”, FronteVerso ha fin qui riscritto, con parole semplici e accessibili a tutti, il testo di oltre trecento sentenze, della Corte di Cassazione e della Corte Costituzionale, che hanno fortemente inciso, non meno delle leggi, nella vita sociale. Sentenze che pur pronunciate “in nome del popolo italiano” hanno spesso reso al medesimo quasi impossibile comprenderle.
Possiamo chiamarla “operazione trasparenza”, finalizzata ad aprire uno spazio nuovo di cittadinanza grazie anche alla rimozione delle barriere linguistiche erette dal linguaggio specialistico utilizzato come strumento per prevalere in una relazione, una vera e propria “autoritaria forma di esercizio del potere”, secondo la definizione dello scrittore e giurista Carofiglio.
Peraltro, è una sfida già vinta dai Padri Costituenti.
In un discorso del 2008 presso il Senato, il linguista Tullio De Mauro ha sottolineato che la Costituzione Italiana ha “contenuti complessi ma un linguaggio di larga accessibilità. Il 93% del testo della Costituzione è fatto con il vocabolario di massima frequenza, col vocabolario che già nelle scuole elementari può essere noto”.
Lo stesso a dirsi dello statuto dei Lavoratori, testo senz’altro complesso per i contenuti – rappresenta un corpo normativo fondamentale del diritto del lavoro italiano – ma scritto in modo chiaro e accessibile.
FronteVerso poi ha proseguito nella via della condivisione dei Saperi estendendo la sua attenzione alle arti e alle scienze, con eventi, seminari e nuove rubriche, fondati sulla informazione competente e limpida per contribuire ai processi di formazione di un pensiero libero e critico.
In questo senso, anche nei nuovi progetti territoriali coinvolgenti le periferie delle metropoli la mission rimane la stessa e, tra tutte le sue declinazioni (www.fronteverso.it), vale la pena di ricordare la spinta originaria e costante, il desiderio di contribuire a favorire l’accesso alle regole del legame sociale sollecitando relazioni di rispetto, confronto e misura.
Credits: courtesy by FronteVerso Network
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