L’insperato inatteso possibile

L’insperato inatteso possibile

di Paola Furini (Avvocata in Milano – FronteVerso Network)

La speranza è attesa di qualcosa che può diventare reale o rivelarsi illusorio.
È come gli striscioni dell’andrà tutto bene esposti durante la pandemia. Per un certo periodo hanno dato conforto a tutti ma poi per qualcuno sono diventati odiosi.

Da sempre i filosofi hanno affrontato il tema ed è interessante notare come, a seconda delle diverse scuole di pensiero e dell’indole dei pensatori, immaginando la speranza come una bilancia a due bracci, potremmo vederla pendere dalla parte della realtà da quella dell’illusione o stare in equilibrio.

Eraclito di Efeso, filosofo presocratico vissuto circa 2500 anni fa ha mantenuto un equilibrio tra le due posizioni statuendo che senza speranza non è possibile trovare l’insperato e quindi che con la speranza è possibile trovare l’insperato

La Treccani ci dice che insperato è “ciò che non era sperato, che supera ogni aspettativa” cioè l’impensato l’imprevisto l’inaspettato, l’inatteso.

Dunque, parafrasando, si può dire che con la speranza è possibile – ma non certo – rinvenire qualcosa che si cerca e che è imprevisto e supera ogni aspettativa.

Giacomo Leopardi, il pessimista per antonomasia, ovviamente propende per l’illusione e nel suo “dialogo tra il venditore di almanacchi e un passeggero”, dopo un fitto scambio di battute tra i due personaggi, lascia intendere che la felicità non è legata a qualcosa che viviamo o che abbiamo vissuto ma alla speranza di ciò che immaginiamo potrebbe accadere e che presumibilmente non accadrà.

Il filosofo marxista tedesco Ernst Bloch, nella sua opera “Il principio speranza” propende per la realtà presente e insiste sul fatto che la speranza invece di essere proiettata nel futuro dovrebbe immergersi nelle potenzialità dell’oggi.

Per spiegarsi usa il proverbio cinese “alla base del faro non c’è luce” che è un po’ come dire che se la coscienza non illumina il presente non vuol dire che non ci sia luce solo che bisogna capire dove e come orientarla e per farlo occorre la speranza.

Allo stesso modo dei filosofi, ciascuno di noi può far pendere questa bilancia immaginaria da una parte o dall’altra o anche mantenerla in equilibrio, sempre con la consapevolezza che non tutto dipende da noi.

Credits: Gerd Altmann da Pixabay

Di Paola Furini, su Ora Legale News

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