
Quel che accadrà
di Nicky Persico (Avvocato e scrittore)
Certe volte cala un po’ il silenzio.
Un po’ il sipario: ci si ripara in un guscio di vetro.
Comanda il cuore, forse. Prepotentemente. Oppure un qualche nucleo che ci guida da dentro.
In un contesto che ci vede vigili, attenti, eppure vitrei e inerti.
Ci si sente davvero quel puntino perso nell’universo di cui sappiamo bene, e che dimentichiamo in ogni istante.
Quel piccolo ego che ci consente di esistere e che lo rivendica irriverente, sostenendo alle stelle la tesi che voi non siete niente: tutto parte da qui. È solo un punto di vista, il centro della genesi.
Certe volte questa vita ti ricorda che ti ha lasciato fare, magnanimamente.
Che ogni cosa ti è concessa a partire da ogni battito di cuore.
Non decidi tu, cosa è importante.
Non puoi niente.
E ti senti perso, anche se ti guardi dentro.
Tutto quel che hai è indietro: e un po’ alla volta, nel silenzio, lo rivedi.
A volte piangi. Altre sorridi, o ti vergogni. O ti esalti orgoglioso.
Oppure ti penti.
E nel silenzio comprendi che tutto quel che ha valore è una dolcezza di fondo.
La tenerezza del mondo.
La maestosità di un’ape che non ti teme, del sangue che ti scorre nelle vene.
Certe volte cala un po’ il silenzio, e un qualche tipo di buio.
Un buio buono, che non è qui per farti male, ma per dirti che devi cercare la luce da te.
Che devi pensarci su. Devi ascoltare.
Devi accettare: quel che sei, quel che sei stato, quel che è accaduto. Quel che accadrà.
Comunque perdonare.
Comunque essere grato.
Per quanto ti sembri assurdo, uno stelo d’erba vivo nell’inverno sarà la tua guida nell’universo.
Credits: congerdesign da Pixabay
Di Nicky Persico, su Ora Legale News
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