Responsabilità del linguaggio

Roberta De Monticelli (Università San Raffaele Milano – Università di Ginevra)

La rivoluzione nei fondamenti della matematica e della logica, agli inizi del secolo scorso, è forse l’ultimo grandioso bagliore dell’incendio soave dei Lumi, la cui dolce luce accompagna la coscienza dell’Età dei Diritti, cioè all’incirca i due secoli che vanno dai Principi dell’89 alla caduta del Muro di Berlino e alla preparazione di una fase più dinamica dell’integrazione europea.

Assurdamente ritenuta materia specialistica e inaccessibile, la logica moderna e la sua filosofia dovrebbero diventare la disciplina centrale, il cuore stesso, dell’educazione umanistica. Cioè della responsabilità nell’uso delle parole – letteralmente, dell’abitudine a pesare il contributo esatto delle espressioni alle condizioni di verità degli enunciati. Cioè alla loro definitezza, limpidezza, trasparenza, coerenza e referenzialità.

Tanto più importante l’insegnamento della logica, cuore delle discipline normative, che ha come valore d’orientamento la nostra capacità di parlare con onestà e ragionare bene, sarebbe in tutte le professioni della legge, dove le distinzioni fondamentali – fra il vero e il provato, fra i fatti e i valori, fra la normatività e la normalità – sono lungi dall’essere, purtroppo, moneta corrente.

leggi la relazione integrale: https://www.oralegalenews.it/wp-content/uploads/2024/01/Better-Law-Making-14-dic-2023-pdf-Relazione-prof.-De-Monticelli.pdf

Credits: inspireus da Pixabay