Il Consiglio Distrettuale di Disciplina Forense e gli obblighi imposti dal GDPR

di Francesco Tedeschi (Avvocato in Trani)

Il Consiglio Distrettuale di Disciplina Forense è l’Organo di Giustizia domestica per gli illeciti disciplinari commessi dagli iscritti all’Albo/Registro Professionale.
L’analisi dell’applicazione del GDPR al Consiglio di Disciplina impone l’approfondimento di aspetti connessi alla genesi dei Consigli di Disciplina, la struttura del procedimento disciplinare, la natura del Consiglio di Disciplina, l’analisi del GDPR applicato alle attività dei Consigli di Disciplina.

Genesi dei Consigli di Disciplina Forense

Il Consiglio Distrettuale di Disciplina Forense trova la sua genesi con l’approvazione della Nuova Legge Professionale n. 247 del 31/12/2012.
Precedentemente l’attività procedimentale degli esposti disciplinari era demandata al Consiglio dell’Ordine presso il quale l’avvocato era iscritto ovvero del luogo di commissione dell’illecito disciplinare.
L’istruttoria veniva svolta da un Consigliere nominato dal Presidente del Consiglio che diventava relatore nell’adunanza dove veniva deciso il procedimento.
La necessità della istituzione di un soggetto distinto dai Consigli dell’Ordine ripostava su diverse ragioni.
In primo luogo, si riteneva generalmente che l’attribuzione ai Consigli dell’Ordine di nuovi e delicati compiti avrebbe impedito l’esercizio del potere disciplinare con celerità.
Altresì vi era l’esigenza di garantire una maggiore neutralità e distanza dagli iscritti che solo un soggetto esterno ai Consigli poteva garantire.
La scelta del legislatore si è orientata verso un soggetto terzo a carattere distrettuale con la nomina dei componenti ad opera dei Consigli dell’Ordine del Distretto di Corte di Appello, in misura proporzionale agli iscritti a ciascun Ordine del Distretto e con il rispetto della rappresentanza di genere.

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Indice del saggio

• Genesi dei Consigli di Disciplina Forense
• Natura del Consiglio Distrettuale di Disciplina Forense
• Svolgimento del procedimento Disciplinare
• Mappa sequenziale
• Mappa mentale
• Diagramma sequenziale temporale
• Attività di compliance al GDPR
• Designazione del Responsabile della Protezione dei Dati (RPD o DPO)
• Redazione del Registro dei trattamenti
• Redazione e comunicazione delle Informative
• Designazione del Responsabile del Trattamento e degli Addetti al Trattamento ex art. 29 GDPR
• Redazione di un accordo di contitolarità del trattamento
• Redazione di una DPIA (Valutazione d’impatto)
• Adozione delle misure di sicurezza
• Obblighi in caso di Violazione dei dati (Data breach)
• Conclusioni

Credits: Pete Linforth da Pixabay

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