GIUDICI SENZA GIUSTIZIA

Giudici senza giustizia

A cura della Redazione

Riceviamo e pubblichiamo la lettera aperta della Associazione ASSOGOT

In questi giorni è stata lanciata una petizione intitolata “Giudici senza Giustizia” dalla ASSOCIAZIONE ASSOGOT del cui Direttivo faccio parte, sottoscritta all’origine da magistrati professionali e onorari.
Il cittadino medio, quando si trova sulla mail la richiesta di firma per una petizione, pensa nell’ ordine: 1) è un virus trojan; 2) vogliono soldi, hanno proprio scelto male il momento; 3) con tanti problemi miei, figurati se penso a quelli degli altri; 4) Giudici? Con tutti i soldi che prendono stanno pure a chiedere?
…e parte immancabile il cestinamento, informatico o meno.

Lo sappiamo. I tempi sono durissimi, siamo straziati da quello che vediamo, dal dolore delle famiglie colpite, dal dubbio che il mondo che conoscevamo ci abbia abbandonati senza neppure un cenno di saluto.

Eppure, nessuna storia è più emblematica in questo momento di quella dei magistrati onorari.

Perché siamo sì magistrati, ma non siamo dipendenti del Ministero della Giustizia; siamo Giudici di Pace, Giudici Onorari di Tribunale, Vice Procuratori Onorari.
Studiamo fascicoli, prepariamo udienze, emettiamo atti e sentenze “In nome del Popolo Italiano” e il Ministero, che è comunque il nostro datore di lavoro, ci chiama “volontari” e non ci concede alcuna tutela. Siamo stati immessi nelle nostre funzioni con una regolare procedura concorsuale per titoli dallo Stato Italiano, che ha già svolto almeno una procedura di conferma per tutti i magistrati in servizio al 1°/8/17 valutando positivamente il nostro operato e il livello dei nostri provvedimenti.

Eppure, in particolare i Giudici Onorari di Tribunale (GOT) e in misura minore i Vice Procuratori Onorari (VPO) vengono retribuiti sulla base di una risalente legge del 1989 mai aggiornata se non al ribasso con un misero “gettone di udienza” di 98 euro lordi per ogni 5 ore di udienza per GOT e VPO o per la redazione di atti giudiziari per i VPO. Ai GOT invece non viene riconosciuto alcun pagamento per le attività fuori udienza, e parliamo di sentenze e altri provvedimenti. Vi chiedete quanto guadagnino in media i GOT? Circa 8.000,00 euro l’anno. I VPO stanno un po’ meglio, ma guadagnano comunque intorno ai 16,000,00 euro annui.

Lavoratori in nero della Giustizia che non hanno previdenza e assistenza. Sappiamo in questo momento cosa ciò significhi. Chi contraesse il Covid-19 in caso di esito infausto lascerebbe la propria famiglia senza coperture, senza pensione, senza TFR.

Non parliamo di sperduti paesi del Terzo Mondo, parliamo dell’Italia culla del diritto.

Lo Stato non vuole ammettere ciò che esso stesso ha determinato, l’uso come ordinari dipendenti di professionisti che, reclutati per disporre rinvii d’udienza e poco più, sono stati impiegati come giudici o procuratori professionali.

A volte viene da pensare che proprio l’attitudine loica di certi gestori della cosa pubblica li porti, ignorando la realtà, ad innamorarsi delle ricostruzioni concettuali, delle eleganti soluzioni giurisprudenziali in base alle quali noi magistrati onorari purtroppo proprio non possiamo essere considerati lavoratori né tantomeno dipendenti- seppure a tempo parziale- e quindi non abbiamo diritto a nulla.

Veniamo da anni e anni di lotte e di richieste inascoltate. Con le promesse che ci sono state fatte avremmo potuto colmare parecchie pianure alluvionali, e ormai sul terreno reso fertile crescerebbero alberi.

Tanti svolgono la funzione di magistrato onorario come unico lavoro; un numero considerevole è anche avvocato ma fatalmente deve ridurre il tempo destinato all’attività privata da cui in conseguenza non trae sufficiente guadagno.

La Commissione Giustizia del Senato sta esaminando diverse proposte di modifica della attuale normativa (anche perché l’Italia è sotto la minaccia di procedura di infrazione da parte dell’Europa per il trattamento riservato alla magistratura onoraria).

Naturalmente nella attuale situazione le attività legislative sono dedicate alla conversione dei decreti d’urgenza, ma quel poco che si è sopra riassunto evidenzia come gli unici lavoratori della Giustizia privi di qualsiasi copertura siano i magistrati onorari e l’attuale emergenza non si può affrontare senza alcuna sicurezza, specialmente per quel che riguarda la tutela della salute.

In questo momento, a parte il reddito minimo riconosciuto a tutti, non guadagniamo nulla perché il LockDown si è abbattuto su tutte le attività del Diritto.

I sottoscrittori della petizione sono stati spinti proprio per questo e proprio ora a rendere di pubblica discussione lo statuto dei magistrati onorari, affinché finalmente sia riconosciuto ciò che spetta loro come cittadini italiani prima che come magistrati.

Nella petizione chiediamo una retribuzione certa, adeguata e commisurata alla funzione svolta e alle conseguenti responsabilità; il pagamento dei contributi previdenziali e assistenziali; le normali tutele spettanti ai lavoratori e, in primis, la tutela della salute. Chiediamo la solidarietà dei cittadini, che finalmente sappiano chi siamo e cosa stiamo da anni facendo per loro senza alcun riconoscimento.

Il link alla petizione è http://chng.it/yNcTxDwn
E no, non è un trojan il link che vi chiede la firma.
E’ la nostra vita.
Per il DIRETTIVO ASSOGOT
Avv. PATRIZIA TILLI

Image credit: Free-Photos da Pixabay

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