
A – Accento
di Flaviano Ragnini (Avvocato in Bari)
Questo segno grafico che usiamo automaticamente e senza preoccuparcene più di tanto, ha la sua importanza e dà significato alla parola che lo contiene, a seconda che lo rivolgiamo verso destra (acuto) o verso sinistra (grave).
L’accento grave (in alto verso sinistra) si pone sulle vocali la cui pronuncia non si distingue in aperta o chiusa (a, i, u) mentrel’acuto (in alto verso destra) si pone sulle varianti chiuse delle vocali toniche e / o. In alcuni casi, la differenza di apertura, serve a distinguere parole omografe come bótte (contenitore) ~ bòtte (percosse), chiése (verbo) ~ chièse (plurale di chiesa).
Anche sulle vocali finali delle parole tronche, ove l’accento grafico in italiano è obbligatorio, si può trovare l’accento grave o l’accento acuto: l’accento grave si colloca su a, i e u (per esempio in parole come verità, così, virtù) e sulla o, che come vocale finale di parola tronca è sempre aperta (può, andò, però); la e, invece, può essere aperta o chiusa anche in fine di parola tronca: si ha, quindi, a seconda delle parole, l’accento acuto (per es., perché, finché e congiunzioni simili, sé, né) o l’accento grave, come nel caso di caffè e tè.
L’ACCENTO SULLA TASTIERA
ALT+181 = Á
ALT+144 = É
ALT+214 = Í
ALT+224 = Ó
ALT+233 = Ú
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