Dieci ragazzi per noi
di Ileana Alesso (Avvocata in Milano – Presidente Fronte Verso Network)
Ci ho messo tutta una vita per imparare a dipingere come un bambino
Pablo Picasso
Ci sono due pesciolini che nuotano uno vicino all’altro e a un certo punto incontrano un pesce anziano che va nella direzione opposta, fa’ loro un cenno di saluto e dice: “ciao ragazzi com’è l’acqua oggi?”.
I due pesciolini non rispondono, proseguono a nuotare e poi all’improvviso uno si ferma, guarda l’altro, e dice: “ma cosa diavolo è l’acqua?”
(da “Questa è l’acqua”, discorso pronunciato da D.F. Wallace al Kenyon College nel 2005)
Ecco, questo è il diritto, ci siamo immersi e non ce ne accorgiamo. Questo, ovviamente, riguarda tutti, piccoli e grandi.
Però 10 ragazzi, del Consiglio Comunale dei Ragazzi del Comune di Trezzano sul Naviglio, hanno accettato la sfida non solo di divenirne consapevoli ma anche di aderire alla regola di ingaggio del progetto “Il diritto è un gioco da ragazzi”: ri-scrivere, con parole semplici, come la Costituzione, le norme dello Statuto comunale sui “Valori” della comunità locale, divenendo in tal modo autori e non più solo destinatari.
E così, in modo seriamente ludico è stata avviata l’esperienza di radicamento sociale, di educazione alla cittadinanza, di democrazia partecipativa e di scoperta dei principi fondamentali del diritto:
“Noi facciamo in modo di farci capire anche dagli adulti e anche da chi non ha un alto grado di istruzione” dicono con una stilettata di pungente verità mentre dibattono, riflettono e scrivono sulla lavagna di fogli mobili.
Hanno organizzato il percorso e guidato la sfida, appassionata e vincente come emerge dalle parole stupite e orgogliose dei ragazzi, qui nell’editoriale del Magazine, il Comune di Trezzano sul Naviglio, la Città Metropolitana di Milano, nelle persone del Sindaco, Fabio Bottero, dell’Assessora, Cristina De Filippi, con delega anche al Consiglio Comunale dei Ragazzi, e l’Associazione FronteVerso Network che ha proposto il progetto seguendo la sua mission ultradecennale: contribuire alla comunicazione responsabile nella consapevolezza che il linguaggio giuridico, il linguaggio del legame sociale, è un linguaggio “speciale” che deve essere quindi “normale.
Il progetto, propiziato dalla attività di formazione di Gianni Clocchiatti al team di FronteVerso, ha avuto il riconoscimento e il patrocinio della Scuola Superiore della Avvocatura del Consiglio Nazionale Forense e ha portato nell’arco di due mesi al testo limpido e coinvolgente che è possibile leggere in calce al presente articolo.
A noi il piacere di avere dissodato il terreno arandolo con i rituali verbi statutari (favorire, garantire, promuovere, riconoscere) per preparare ai ragazzi i solchi in cui seminare pensieri e raccogliere proposizioni compiute.
“L’abbiamo fatto proprio noi! 10 ragazzi intorno a un tavolo” ha detto alzandosi con orgoglio, con tutti i suoi fogli, disegni e appunti, Francesco Diana, Presidente del Consiglio Comunale dei Ragazzi, mentre, commossi, alla fine dell’ultimo incontro entravamo nella foto ricordo con i sorrisi di Ginevra, Ludovica, Martina, Francesco, Mattia, Fabio, Giacomo, Francesca, Rebecca e Riccardo.
Il grande William, in arte Shakespeare, l’aveva detto che “noi siamo di natura eguale ai sogni” e, pur a distanza di tempo ma così vicino nel senso, Danilo Dolci ci ha ricordato che “si cresce solo se sognati” e, dunque, nel sogno collettivo disegnato dai ragazzi, con la mano sempre alzata, incessantemente per dire, scrivere, aggiungere, integrare, è stata una gioia vederli immersi e pronti a rispondere alla domanda “com’è l’acqua oggi?”.
Ecco di seguito i due testi. Interessante è la lettura comparativa, tra il testo attuale e il testo proposto dai ragazzi, che ha anche ampliato i Valori della comunità e che ha portato la Giunta e il Consiglio Comunale a ringraziarli di cuore pubblicamente e a decidere di avviare il procedimento di revisione dello Statuto sia per la parte riguardante i Valori che per la parte riguardante i contenuti tecnici di aggiornamento normativo.
Questo il testo vigente dello Statuto comunale: “La Comunità di Trezzano sul Naviglio, si riconosce storicamente in valori di libertà, giustizia, pari opportunità, di promozione della vita umana e della famiglia, tutela dell’ambiente, responsabilità individuale e sociale, spirito di iniziativa, solidarietà, disponibilità alla integrazione sociale dell’ambito dei principi che ispirano la Costituzione Repubblicana“ (art. 1, primo comma).
Qui invece il testo riscritto e proposto dai ragazzi:
“La comunità di persone che vive e lavora a Trezzano sul Naviglio si rispetta e si riconosce nei valori di:
- favorire la cultura del diritto e dei diritti riconoscendo che le regole e la giustizia tengono insieme la comunità e fanno vivere bene persone e famiglie,
- riconoscere i diritti che spettano ad ogni essere umano: diritto al nome, al cibo, all’acqua, ad avere una casa, a essere curato,
- garantire a tutti libertà ed eguaglianza rispettando le differenze e la unicità di ciascuno,
- riconoscere a tutti le stesse possibilità, facendo avere a ciascuno ciò che gli è dovuto,
- sostenere la parità tra i generi e contrastare le discriminazioni che fanno male e danneggiano la vita delle donne e degli uomini,
- incoraggiare il rispetto e la gentilezza nei rapporti tra le persone e la responsabilità, individuale e collettiva, di aiutare chi è in difficoltà,
- avere cura dei diritti dei bambini e delle bambine diffondendo la Carta dei Diritti della Infanzia e incoraggiando la loro partecipazione alla vita sociale,
- tutelare l’ambiente, salvaguardando le risorse naturali e avendo cura degli spazi verdi del territorio comunale,
- favorire uno sviluppo sostenibile che garantisca un futuro ancora ricco di risorse al pianeta e alle generazioni che lo abiteranno
nell’ambito dei principi che ispirano la Costituzione italiana (art. 1, primo comma).
Di Ileana Alesso, su Ora Legale News
Credits: wal_172619 da Pixabay
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