Antropocene, Biofilia, Reenchantment

Antropocene, Biofilia, Reenchantment

Ipotesi di dialogo per l’empowerment delle aree naturalistiche marginali

di Eleonora D’Agostino (EOLO – Etnolaboratorio per il Patrimonio Culturale Immateriale – Roma) e Agostino Letardi (E.N.E.A.)

Tra le definizioni dell’impatto umano sul pianeta, forse quella di maggior successo di pubblico è Antropocene, che coniuga il ruolo antropico nella disciplina geologica.
All’interno dell’insieme delle definizioni che, ispirandosi ad Antropocene, hanno ridefinito il rapporto tra umano e natura, merita un’attenzione particolare quella di Rifiutocene (con un significato ancora più inclusivo nella sua versione inglese originale, Wasteocene), la quale è un emblematico esempio del proficuo dialogo tra scienze ecologiche e antropologiche (Armiero, 2021).

Dall’ecologia profonda o affettiva (Barbiero, 2020) alle spiritualità contemporanee, numerosi sono i contesti che perseguono un cambio di paradigma socio-culturale da antropocentrico a ecocentrico, rispondendo alla sempre maggior pervasività delle pratiche antropiche più invasive e ponendo al centro dell’attenzione i Diritti della Natura (Cuturi, 2020).

Una ricerca etnografica nell’ambiente pagano contemporaneo in Italia ha evidenziato, infatti, la loro particolare attenzione all’uso e al riuso del patrimonio naturalistico e storico, in palese contrasto al paradigma globale del “Rifiutocene”.

Molti esponenti dei movimenti che rientrano nel termine ombrello di “paganesimo contemporaneo” hanno una sensibilità acuta quando si parla di processi di valorizzazione e conservazione del patrimonio locale, e non è insolito che le loro istanze e le loro pratiche si mescolino con quelle dell’ecologismo, perseguendo una continuità storica viva dagli anni ‘70 del ‘900, di cui si cita il caso dell’attivista ecofemminista e neopagana Starhawk, che praticò insieme ad altri delle performance rituali durante le proteste del movimento Earth First! (D’Agostino, 2022b).

La ricerca etnografica ha portato alla luce, inoltre, come all’interno delle generazioni più giovani di alcune comunità montane delle Alpi italiane, tra Val Brembana e Val Camonica, ci si avvalga di pratiche e poetiche del “ritorno alla natura”, fatto che ha portato alcune persone ad avvicinarsi al mondo del paganesimo contemporaneo – sia in un’ottica propriamente spirituale, sia simbolica – coltivando stili di vita in opposizione ai modelli egemoni (D’Agostino, 2022a).
La diffusione di visioni del mondo come queste, che rivestono di sacralità, anche con una connotazione non spirituale, il mondo ecologico ha avuto delle influenze anche sull’emergere di un turismo alternativo ai paradigmi dominanti, spesso connesso al mondo della biofilia e della sostenibilità; un fenomeno in crescita che muove sempre di più l’interesse degli addetti ai lavori nell’ambito dei beni culturali (ibidem).

In una prospettiva comparativa e interdisciplinare, gli scenari emersi dagli studi (D’Agostino & Letardi, 2021) si sono dimostrati utili anche per una prospettiva ecologica e naturalistica.
Il re-enchantment del mondo e l’approccio biofilico portano interessanti conseguenze e potenzialità di diffusione e sensibilizzazione, adottando una prospettiva di azione dal basso verso l’alto.
Cresce infatti un’acuta sensibilità intorno ad alcuni temi e cresce il numero di persone interessate, in senso spirituale o secolare, alla crisi e all’emergenza ecologica.
Comprendere e analizzare queste “effervescenze” potrebbe essere utile per migliorare il lavoro di esperti e istituzioni in una prospettiva bottom up, e le narrazioni didattiche e museografiche attorno ad alcuni temi potrebbero trovare nuovi approcci interessanti e più funzionali.

per approfondire:

Armiero, M., (2021), Wasteocene: Stories from the Global Dump. Cambridge University Press, 71.
Barbiero, G. 2020. Ecologia Affettiva: dalle verifiche sperimentali alle potenzialità applicative. Culture della Sostenibilità, 26: 192-220.
Cuturi, F.G. (a cura di), (2020), La Natura come soggetto di diritti. Editpress, Firenze, 548.
D’Agostino, E., (2022a), Il divino nel passato. Uno sguardo sul milieu pagano contemporaneo in Italia. Ecce Homo. L’incontro fra il divino e l’umano per una diversa antropologia, Gangemi Editore, 119-123.
D’Agostino, E., (2022b), «È strana, quindi è perfetta per noi». Soggettività non conformi e paganesimo contemporaneo dalle origini ai social media. RAC – Rivista di Antropologia Contemporanea, 1/2022, 139-158.
D’Agostino, E. & Letardi, A., (2021), A biophilic approach to vulnerable ecosystems. Biological and Cultural Diversity in the Context of European Vulnerable Ecosystems, workshop event by the Institut Français and the Ca’ Foscari University of Venice – Dept. of Environmental Sciences, Informatics and Statistics. Venezia, 28-29 aprile 2021

Credits: Dorothe da Pixabay

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