Quale Patria, quali patrioti
di Francesco Messina (Giudice presso il Tribunale di Pesaro)
Capisco la tendenza di molti a postare “immagini” più o meno recenti di “patrioti” italiani (nella politica e nella magistratura, in ruoli comunque apicali e di rappresentanza).
A mio avviso, però, il tema merita una conoscenza molto piu profonda e radicale.
Il significato storico ed emotivo della parola “Patria” – nel riferirsi, anche etimologicamente, alla “terra dei padri” – indica un concetto piu ampio rispetto a quello di nazione.
La “Patria” non è solo il luogo fisico-territoriale in cui si vive, ma è quello della ragione, del sentimento, della conoscenza, dell’agire migliore dei “padri’, cosi come è stato riconosciuto nel tempo.
Basta aver letto, anche distrattamente, qualche lavoro di Eugenio Garin (massimo studioso dell’umanesimo italiano) per sapere che il concetto di “Patria” ebbe un’importante sistemazione culturale in Italia tra la metà del ‘300 e quella del ‘400.
Fu l’umanesimo italiano a creare la “prospettiva storica”, e cioè il rapporto con i classici del passato (i “padri”, appunto) divenne di confronto e di evoluzione rispetto a essi.
Un approccio che, si badi bene, non si era verificato nel medievo quando vi era stato un appiattimento acritico sulla cultura greca-romana, rappresentato in modo simbolico dalle immagini “schiacciate”.
Al contrario, nel Rinascimento nasce la prospettiva che porta alla “profondità”.
Il rapporto con i “padri della patria” serve a dilatare la personalità di chi vive. Non sono un fine, ma il mezzo per elevare l’individuo e aiutarlo a superare quanto emerge dall’esperienza del momento.
I “padri della patria” vanno letti e considerati come interlocutori, e non con l’approccio dell’ “ipse dixit”.
Di conseguenza, il concetto di “Patria” (nel quale si definisce quello dell’essere o non essere “patrioti”) indica la comunità e la tutela della stessa in contrapposizione a ogni visione egoistica, di comodità personale e di sfruttamento altrui e dello Stato.
Essere “patrioti”, al di là di ogni posizione sociale o ruolo politico ricoperto, significa, quindi, dimostrarsi custodi di un ideale che guardi alla collettività come ciò che precede l’individualità come luogo della chiusura e della convenienza esclusiva.
Patrioti furono e sono ancora tutti coloro hanno avuto il coraggio di essere Antigoni nell’accezione di “coloro che sanno guardare avanti“.
Questa è la nostra Storia.
Si tratta di esserne consapevoli.
Image credit: Gerd Altmann da Pixabay
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