fearless girls #5

FEARLESS GIRLS #05

di Anna Losurdo

Fearless girl e Charging bull: un amore impossibile?

Alla fine, Fearless Girl è andata via e non è più di fronte al Toro: le strade delle due opere si sono separate ma la loro storia è ormai stata scritta.
Dopo un anno e mezzo trascorso uno di fronte all’altra, Charging Bull è tornato solitario rappresentante del coraggio imprenditoriale americano e della voglia di risollevarsi dopo la gravissima crisi azionaria del 1987, mentre Fearless Girl ha trovato la sua nuova casa nella piazza adiacente alla New York Stock Exchange (anche se si inizia a parlare del ritorno a casa anche per Charging Bull).

Il Toro, Charging Bull, in tutta la sua mole solitaria, è lì dal 1989.
Il suo creatore, l’artista Arturo Di Modica, in una notte di dicembre 1989, con l’aiuto di alcuni amici, con un’azione di guerrilla art, riuscì a collocare (senza aver chiesto alcuna autorizzazione) davanti alla New York Stock Exchange una grande scultura in bronzo raffigurante un toro in procinto di caricare, poi denominato Charging Bull di Wall Street.
Il messaggio positivo lanciato dalla scultura piacque molto e, nonostante l’immediata rimozione da parte del NYSE, per The Bull fu trovata la nuova collocazione a Bowling Green.
Per i decenni successivi, The Bull aveva presidiato la zona, diventando il simbolo dell’aggressività della finanza americana; come tutti sappiamo, per gli operatori di borsa di tutto il mondo il toro simboleggia la fase positiva di rialzo del mercato azionario.
Un simbolo maschile per un mondo, quello della finanza, dalla spiccata connotazione maschile.

Un bel giorno, quasi trent’anni dopo, era arrivata Lei.
Era l’8 marzo 2017 quando Fearless Girl, la ragazzina impavida, gli si parò davanti, diventando una vera e propria attrazione turistica e un fenomeno sui social network, con tweet e post dedicati che in breve tempo raggiunsero cifre impressionanti
Fearless Girl fu subito salutata come simbolo femminista e il suo arrivo contribuì ad accendere il dibattito sulla diversità di genere nella leadership e sul posto di lavoro.
In realtà era stata commissionata alla scultrice Kristen Visbal dalla finanziaria State Street Global Advisors (in collaborazione con l’agenzia pubblicitaria MC Cann di New York) per una campagna di promozione del fondo Gender diversity IndexSHE”, per le società amministrate da donne ed era stata pensata come un’istallazione temporanea.
L’obiettivo della campagna era quello di ricordare quanto ancora sia limitata, se non proprio ostacolata, la presenza femminile nella finanza e nelle posizioni dirigenziali, usando come contraltare Charging Bull, uno dei simboli della forza economica americana.
La stessa State Street Global Adivsors, però, non fu esente da indagini: nell’ottobre 2017, la società dovette sottoscrivere un accordo per risolvere la controversia sorta a seguito delle denunzie di discriminazioni che le erano state rivolte con riferimento alle disparità salariali tra dipendenti maschi e femmine; inoltre, emerse che nella stessa State Street Global Adivsors le donne detenessero solo il 18% delle posizioni di leadership: situazioni non proprio coerenti con la campagna pubblicitaria promossa…

La convivenza delle due statue non è stata affatto tranquilla e dette origine a una controversia tra i due artisti.
L’arrivo di Fearless Girl, secondo Di Modica, aveva stravolto il messaggio creativo originario (positivo, di resilienza e di fede nelle capacità di risollevarsi dell’America), trasformando Charging Bull nel simbolo (negativo) del patriarcato da sfidare, dell’arroganza di Wall Street, della dominazione maschile sulle donne.
L’intento creativo di Di Modica era apparso distorto e modificato e lo stesso artista ha finito per subire una connotazione negativa di maschilismo per la sua opera che, invece, originariamente aveva tutt’altro significato.
Kristen Visbal non ha mai ritenuto che la sua statua volesse sfidare Charging Bull e aveva affermato che fosse sufficiente guardare gli occhi di Fearless Girl per accorgersi dell’assenza di aggressività e che il suo messaggio, lungi da entrare in contrasto con quello di Di Modica (un inno alla forza dell’America) era proprio che “con le donne l’America è più forte”.
Pochi, in realtà, hanno colto lo sguardo dolce di Fearless Girl, perché preponderante è quella leggiadra aria di sfida, quella strafottente andatura incontro al mondo.

Le parole delle statue sono le nostre o sono quelle degli artisti?
Loro, così profondamente diverse, sono ormai entrambi entrate a far parte dell’immaginario collettivo; il loro simbolismo ha superato le intenzioni dei loro creatori ed è più forte di tutte le spiegazioni che se ne vorranno dare.
Risolta la controversia legale con lo spostamento di Fearless Girl, resta il fatto che la sua capacità simbolica abbia catalizzato velocemente le istanze femministe rendendola perfetto simbolo delle istanze di uguaglianza e di parità tra i generi.
Quasi 30 anni dopo l’arrivo di Charging Bull, Fearless Girl si fa portatrice di un nuovo modello di audacia, più inclusivo e, idealmente, meno aggressivo.
Chi ha ritenuto che la statua della ragazzina fosse un’opera derivata e incompleta senza il toro, che sia stata realizzata proprio e soltanto per relazionarsi e per contrapporsi ad esso, in fondo ha fornito una interpretazione maschilista basata su un pregiudizio: le donne esistono solo se contrapposte a un maschile.
Quella ragazza sembrava volerlo sfidare, ma in realtà si facevano compagnia a vicenda.
Lui, in fondo, per quanto imponente, ora è rimasto solo.
Anche ora, che non ha più di fronte Charging Bull, Fearless Girl ha un nuovo “di fronte”.
Ognuno di noi lo ha e può cambiare durante la nostra vita: un amico, una nuova sfida, un avversario o semplicemente un orizzonte; oppure può essere la stessa ossessione che ci accompagna per tutta la vita.
In questo c’è anche, forse, il diverso modo di stare al mondo del femminile e del maschile, con una flessibilità evolutiva che per ora sembra caratterizzare maggiormente il primo.

Photocredit: https://www.flickr.comBillie Grace Ward

*Dal 6 all’8 novembre 2018 Fearless Girl è stata esposta al Castello di Dublino per la settimana del clima.
Il 3 novembre 2018 ha indossato una maglietta in memoria delle vittime delle stragi nelle scuole.


https://www.adweek.com/creativity/why-mccann-dropped-a-statue-of-a-fearless-girl-next-to-wall-streets-charging-bull-overnight/

https://image.cnbcfm.com/api/v1/image/105612204-1544452561409gettyimages-1071130256.jpeg?v=1544452617&w=1910

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