Il diritto è un gioco da ragazzi
di Anna Losurdo
10 ragazzi, 3 avvocati, 2 amministratori pubblici, 1 ente locale, 1 una associazione hanno vinto la sfida di far ri-scrivere ai ragazzi lo Statuto comunale con parole semplici.
Come già avvenuto con la Costituzione e lo Statuto dei Lavoratori.
Il progetto, “Il diritto è un gioco da ragazzi” ha avuto il patrocinio della Scuola Superiore della Avvocatura del Consiglio Nazionale Forense e ha portato al risultato, qui nel Magazine in altro articolo, della ri-scrittura delle norme riguardanti “I Valori” della comunità locale grazie a dieci ragazzi, già componenti del Consiglio comunale dei Ragazzi del Comune di Trezzano sul Naviglio della città Metropolitana di Milano.
Quale è stato il punto di partenza del progetto realizzato da FronteVerso Network, con gli avvocati Ileana Alesso, Antonio Pascucci, Paola Furini e dal Comune di Trezzano sul Naviglio, che ha visto in prima linea il Sindaco, Fabio Bottero, e l’Assessora, Cristina De Filippi, con delega anche al Consiglio dei ragazzi?
L’impegno civico basato sulla consapevolezza che il linguaggio giuridico, che si tratti di leggi, regolamenti o sentenze, è il linguaggio del legame sociale.
Da qui è nato il progetto, propiziato dalla attività di formazione di Gianni Clocchiatti ai teams di FronteVerso, ed è stata un’esperienza, ludica, di radicamento sociale.
Un gioco serissimo per un ulteriore passo nel cammino della accessibilità al linguaggio del legame sociale: non più solo comprensione e condivisione di regole (già scritte) bensì la redazione (delle stesse).
Qui i ragazzi sono divenuti gli autori, i protagonisti ed è un piacere sentire risuonare la loro voce:
“Partecipare al progetto “Il diritto è un gioco da ragazzi” è stato molto bello, non era una lezione come a scuola, ma una discussione vera e propria. Noi bambini parlavamo di legalità, diritto, comunità… e i grandi ci ascoltavano attenti. Ho imparato che l’età non conta, contano i pensieri” Ludovica Monza.
“Io penso che sia stata una bella esperienza, piena di emozioni e nuove conoscenze, sia di persone, sia di cultura. La cosa che più mi ha colpito di questa esperienza è stata che degli adulti, per lo più avvocati, prendessero appunti da noi ragazzi” Martina Diana.
“Per me questa esperienza è stata interessante sia dall’aspetto ludico, sia da quello culturale. Questa esperienza mi ha fatto sentire importante. Questo percorso mi ha insegnato cose che sembrano da grandi, ma le abbiamo fatte noi, 10 ragazzi messi intorno ad un tavolo” Francesco Diana.
“Per me il progetto sul diritto è stato molto interessante e bello perché abbiamo parlato di cose importanti che a volte non si rispettano. Abbiamo imparato anche ad usare parole semplici per spiegare cose difficili in modo che tutti possano capire” Giacomo Masiello.
“Cos’è il diritto? Semplice è avere cure mediche, andare a scuola, o banalmente di avere un nome. Il nome ci rappresenta e caratterizza, tutti abbiamo la possibilità di andare a scuola e quindi imparare anche dai nostri errori e tutti devono avere la possibilità di essere curati. Non si deve essere adulti o acculturati per comprendere questa parola. ECCO COSA ABBIAMO IMPARATO A “IL DIRITTO E’ UN GIOCO DA RAGAZZI”!!! Rebecca Licata.
“Quest’esperienza mi è particolarmente piaciuta perché ho imparato moltissime cose importanti, come ad esempio utilizzare un linguaggio corretto, rispettare diritti e doveri di altre persone e molteplici altre interessantissime cose. Sono molto soddisfatto del mio lavoro e di quello altrui, delle cose imparate, dell’essere stato uno tra i pochi in Italia ad averlo fatto e soprattutto dell’aver partecipato. Se un giorno capiterà di nuovo un corso simile di sicuro parteciperò. Grazie molte della richiesta e dell’ascolto” Fabio De Luca.
“Mi è piaciuto molto fare questa esperienza dato che abbiamo scoperto molte cose che non conoscevamo e anche coloro che hanno ideato il progetto hanno potuto sentire cose che non si sarebbero mai aspettati da dei ragazzi. Sono molto contento di aver partecipato perché ora so cosa vuol dire essere ascoltati veramente da persone che se ne intendono ed è stato bello sentir dire che erano d’accordo con noi. Ringrazio soprattutto il Comune di Trezzano che ha pensato a questo progetto ma soprattutto ringrazio le persone che ci hanno ascoltato e ci hanno visto come delle persone e non come dei bambini che non possono sapere nulla dell’argomento” Mattia Pizzoni.
“È stata un’esperienza che mi è piaciuta molto e che mi ha arricchito permettendomi di imparare cose nuove” Ginevra Messini.
“È stata una bella esperienza, ci siamo potuti esprimere, raccontando i nostri pensieri, è stato bello” Francesca d’Ambrosio.
“Da questa esperienza ho capito il vero significato della parola diritto; è una cosa che tutti dovrebbero avere, ma che non hanno. Esistono vari tipi di diritto: al nome alla salute al nutrimento… In questa esperienza ci hanno accompagnati tre avvocati. Noi grazie al loro aiuto abbiamo riscritto un nuovo statuto comunale, più comprensibile sia per gli adulti che per i bambini” Riccardo Licata.
Credits: Brian Merrill da Pixabay
Di Anna Losurdo, su Ora Legale News
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