2020 l’anno del contagio

2020 l’anno del contagio

Sir Arthur Charles Clarke scrisse “2001: A Space Odyssey” nel 1968. Il ciclo dei racconti di fantascienza si è concluso nel 1993, con l’ultimo dei quattro, intitolato “ 3001: The Final Odyssey”. Il secondo racconto “2010: Odyssey Two” divenne anche un film: “2010 – L’anno del contatto” (un sequel del più famoso “2001 Odissea nello spazio”).

Insomma, nel 2010, il nostro Arthur C. Clarke, descriveva un futuro in cui, a causa delle solite beghe tra due super potenze, qualcosa accadeva anche nello spazio. Ma sì, le solite divisioni, le noiose competizioni, i segreti e l’isolamento delle parti in causa. Nelle rispettive capsule spaziali i due equipaggi restavano contrapposti e per nulla disposti a cooperare tra loro.

Nel 2020 siamo arrivati all’anno del contagio. Parrebbe un divertente gioco di parole. Beh, sì, un po’ lo è. Tuttavia, nemmeno mi va di scherzare troppo. Appena un po’. Il guaio è che adesso, poco alla volta, al grido di dagli all’untore! (“l’untore! dagli! dagli! dagli all’untore!” “Chi? io! ah strega bugiarda! sta zitta,” gridò Renzo…”) ci hanno chiuso e non ci fanno uscire dal Paese.

Chi la fa l’aspetti, si potrebbe dire. Che dite? Lo diciamo anche al cittadino cinese che fugge dall’Italia perché territorio insicuro e vola via verso la Cina i cui voli in arrivo avevamo prontamente bloccato qualche settimana fa?

Essì, il tempo passa in fretta. Solo qualche settimana fa.

Adesso invochiamo misure forti. Poteri all’uomo più forte. Un commissario. Un super commissario! Un super forte commissario. Uno che mo’ vi faccio vedere io come si fa. Uno che mo’ decido tutto io. Ma sì. Perché no? Ovvero, perché sì? Ovvero ancora, ma che ne so?

Si rincorrono richieste tra le più strampalate e anche bizzarre.
Sì, vabbè, ma posso portare fuori il cane? Che poi sarebbe come dire “esco il cane che lo piscio?” “Escilo, Escilo!” Tanto poi, mica ci puoi andare nei “pronti soccorsi”. La lingua italiana infettata dal covid-19. Le mascherine? Terminate.

Che suggestivo virus che è venuto a trovarci nel bel mezzo di un triste carnevale. Dite che dobbiamo dire “vairus” ? Ao’ quello fa il ministro degli esteri. Saprà lui come si pronuncia ‘sta parola straniera! Nel 3001 finirà l’Odissea.

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