
A due passi da noi
di Nicky Persico (Avvocato in Bari e scrittore)
Ho scritto questa cosa, nel 2005, in memoria di Eleonora: vittima di stenti e percosse, a due passi da noi.
Oggi la dedico a tutti gli invisibili sotto i nostri occhi.
In questi giorni, “due colonne in cronaca“, si torna a parlare della piccola Eleonora, morta in un quartiere periferico di Bari, a quanto si legge, per denutrizione.
Spesso, perché è anche giusto così, con freddi riporti dei fatti salienti. Trent’anni di condanna a ciascun genitore, la bimba morta di stenti, tragedia dell’ignoranza e della povertà.
Ma questa morte è qualcosa di più.
Questa storia, senza enfasi e forzature, è un viaggio all’inferno. Senza ritorno.
Sulla sua tomba, una fotografia sfocata, decorata da piccoli disegni colorati. Uno sguardo che non si sostiene, che ti trafigge, che ti mette di fronte alle tue paure peggiori ed alle tue responsabilità.
Responsabilità. Quali sono? Di chi sono?. Non so. Però mi viene in mente una frase di Beppe Grillo, che, a proposito di un altro contesto (mani pulite), parlando delle responsabilità della società, disse: ”una mezz’oretta di carcere la dovremmo fare tutti”.
Per quale ragione mi viene in mente?
Forse perché non riesco a non sentirmi un po’ colpevole anch’io.
Non so di cosa, non so perché.
Ma non voglio dimenticare che Eleonora era qui. Tra noi. Vicinissima.
E noi, invece, dove eravamo? Non so dove, ma so che eravamo, e siamo, persi dietro a mille cose, tutto il giorno, tutti i giorni. Tutti noi lo siamo.
Ma Eleonora è una martire moderna.
Nessuno può pensare a quello che le hanno fatto senza provare un brivido. E tutti le dobbiamo, almeno, un momento di riflessione, di vera introspezione.
Parlo della società, della quale tutti noi facciamo parte, quotidianamente. E quotidianamente, con il nostro piccolo apporto, in un senso o nell’altro ne influenziamo comunque gli eventi in ogni settore.
Dovremmo riuscire a trarre, da questo accadimento spaventoso, il maggior numero di insegnamenti possibile.
Dovremmo cercare di fare, quando possiamo, qualcosa in più per gli “altri“.
Dobbiamo, a Eleonora, il coraggio di guardare, e di vedere davvero, in noi stessi.
Forse capiremo cosa deve cambiare, perché cose come questa non accadano mai più.
Image credit: đôn chu viết da Pixabay
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