
Gatti spiazzati per le strade di Milano
di Vincenzo Cianciotta (HR Specialist – Milano)
Ed eccoci in giro per le strade della periferia di Milano. Affidati alle guide di Gatti Spiazzati.
I luoghi sono tutt’altro che turistici: Via Padova per i più è territorio di bande che si muovono fuori dalla legalità e l’autobus 56, che la percorre, è teatro di frequenti borseggi.
Arriviamo diffidenti ma incuriositi.
E, piano piano, scopriamo quello che non ti aspetti, stradine e scorci di Crescenzago, borgo di origine medievale, un ciuffo di case di campagna di inizio ‘900, dove i “sciuri de Milan” facevano la “villeggiatura” e la splendida chiesa di Santa Maria Rossa, di storia ultramillenaria. Crescenzago, insieme a molti altri piccoli comuni (Gorla, Precotto, Turro, Baggio, Affori, Lambrate), dopo la prima guerra mondiale cessò di esistere come realtà autonoma per diventare un quartiere – periferico, appunto – della città di Milano.
Potrebbe bastare. Ma la passeggiata con i “Gatti” non è solo questo. La passeggiata comincia proprio quando finisce. E ci si ferma a chiacchierare dell’associazione. I Gatti nascono come “spin-off” della Caritas, nell’ambiente del volontariato e del sociale nel momento in cui la riforma Fornero del sistema pensionistico “si dimentica” degli esodati, persone estromesse dal mondo del lavoro ma – improvvisamente – troppo giovani per andare in pensione.
C’è voglia di fare qualcosa, di sentirsi utili, di mettere a disposizione di altri il proprio know-how. C’è chi vorrebbe tentare di lavorare all’Expo ma non ha dimestichezza con i principali programmi di Office. Vengono organizzati dei corsi di Access: funziona! Qualcuno viene preso alla grande fiera del 2015.
Intanto il gruppo raccoglie persone che vivono e dormono per strada, persone disoccupate, persone disagiate. Appunto, persone.
Si strutturano in Associazione di Promozione Sociale e nasce l’idea di mettere le proprie conoscenze a disposizione di altri.
Vengono studiati e codificati itinerari per dei giri in città completamente al difuori dei soliti luoghi, per guardare Milano “con gli occhi del popolo della notte”.
Viene orgogliosamente pubblicata una guida e attivata una community sul web https://www.facebook.com/gattispiazzati/.
Vengono raccolte le conoscenze di chi ha vissuto e continua a vivere per strada e osserva la città da un punto di vista assolutamente unico.
Oggi siamo stati guidati in maniera corale.
Usando dei nomi di fantasia diremo che Mario, esperto di informatica, ci ha raccontato le esperienze della sua Milano degli anni 50; Franco ci ha impressionato per una conoscenza storico-artistica di altissimo livello, stratificatasi sin da tenera età quando, insofferente, visitava pinacoteche con i suoi genitori; Fabio ci ha parlato dei tram di Milano, dove il suo papà ha trascorso tutta la vita, e poi ci ha parlato di sé, del dormitorio dove è ospitato – sorride – senza pagare un soldo.
Constantin, invece, non ha parlato. Non se la sentiva. È molto amico di Johnnie Walker, ci hanno detto, e con lui ha passato la serata di ieri. Dunque, non era il caso.
Piano piano il masso che sentivamo spingere sullo stomaco è diventato più leggero.
La battaglia di queste persone per l’autostima è vinta.
Non importa se il loro abbigliamento è fuori moda.
Avevano molte cose da dirci e lo hanno fatto con gioia.
Li cercheremo ancora per le strade di Milano, ci rivedremo, quello che fanno ci piace.
Ci guardiamo intorno: Via Padova, con i suoi abitanti venuti da tutto il mondo, con i suoi 436 negozi multicolori ci appare diversa, interessante… spiazzante.
Image credit: Charlotte-van-Driel
www.photographize.co/articles/minimalistart/
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