
Pranzi separati
di Alessandra Capuano Branca (Avvocata in Vicenza)
“È come se tutti i miei Natali fossero arrivati in una volta sola”, dicono gli inglesi per descrivere una grande gioia inaspettata.
Personalmente dubito, invece, che festeggiare più di un Natale alla volta sia umanamente sostenibile, emotivamente e fisicamente. Se però sei figlio di genitori separati e sei abbastanza grande da rendertene conto, ti toccano almeno due Natali alla volta.
Infatti ogni genitore, con relativi famigliari, si sente in dovere di organizzare memorabili celebrazioni per compensare la perdita della mattina di Natale, quando i bambini condividono con entrambi i genitori la gioia di sapersi amati.
Per quanto mi risulta, dopo più di trent’anni di Natali da avvocato familiarista, la questione rimane irrisolta.
Le feste di Natale, ed in particolare la notte ed il giorno di Natale, restano al centro di minuziose negoziazioni che hanno tutte lo scopo di garantire ai genitori, ed ai loro svariati parenti, la possibilità di godersi lo sguardo dei figli mentre aprono i regali, che una Magica Entità ubiquitaria inspiegabilmente porta sia nella casa dove vivono di più, sia in quella dove vivono di meno.
Per fortuna su questo tema i figli fanno poche domande, o almeno non le fanno ad alta voce.
È singolare che nessun adulto voglia rendersi conto del fatto che i giorni speciali dell’anno sono tali perché sono unici, e non replicabili fino all’anno successivo, pena la perdita proprio di quel senso di magica aspettativa che li rende tali.
Forse fra qualche anno un sociologo studierà il fenomeno e ci rivelerà come sia cambiata la percezione del Natale nella società che non crede più alla famiglia tradizionale, ma insiste per mantenerne intatti i riti della più tradizionale delle celebrazioni.
Per ora dobbiamo continuare ad assistere al Natale separato incentrato sulle aspettative dei due genitori.
Anche dal punto di vista fisico, d’altra parte, il doppio Natale dei figli di genitori separati è impegnativo.
A parte, infatti, l’andirivieni da una casa all’altra, proprio nel momento in cui vorresti restare a goderti i regali che hai ricevuto, c’è il problema della duplicazione dei tacchini, delle lasagne e dei relativi contorni e dolci.
Chissà, viene da chiedersi, se l’aumento di peso dell’infanzia denunciato da anni dai pediatri si debba anche a questo fenomeno.
D’altra parte è comprensibile che ciascun genitore, con relativi nonni e zii di competenza, potendo condividere con i figli soltanto un paio dei numerosi pasti delle feste di Natale e Capodanno, si impegni per mettere in tavola ciò che a loro piace di più. Naturalmente altrettanto farà l’altra famiglia, con conseguenze immaginabili sui festeggiati, chiamati anche a fare da giudici delle domestiche sessioni di Masterchef.
Ma per fortuna Natale viene solo un paio di volte all’anno e poi anche i figli di genitori separati possono tornare ad una normalità meno scintillante ma più sostenibile.
Credits: Alexander Fox | PlaNet Fox da Pixabay
Di Aleesandra Capuano Branca, su Ora Legale News
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