economie di genere

Economie di genere

di Serenella Molendini (Presidente C.R.E.I.S. – Centro Ricerca Europea per l’Innovazione Sostenibile – e Consigliera nazionale di parità supplente)

Donne in Economia: un’altra chiave di lettura del mondo

Sono state soprattutto le economiste a mostrare un interesse crescente, negli ultimi decenni, verso l’economia di genere, anche a seguito dei forti cambiamenti avvenuti in termini di aumento della partecipazione femminile al mercato del lavoro nella maggior parte dei paesi industrializzati, con conseguenti profonde modificazioni sia dei rapporti tra uomo e donna sia dell’organizzazione stessa della società.

L’economia di genere si basa sulle teorie della differenza, esamina come i generi influenzano l’economia e le decisioni economiche, come l’interazione tra i generi influisce sulle tendenze macroeconomiche e descrive l’impatto economico dei sistemi, processi e strutture che si fondano sulle disuguaglianze di genere.
Certo non è stato sempre facile fare ricerca su tutto questo, per pregiudizi, per stereotipi, perché “occuparsi di donne” è considerato sempre un ambito di minore interesse per la ricerca scientifica.
Già, perché le Economiste non vogliono solo produrre “teorie economiche”, ma vogliono dare un’altra lettura del mondo, della relazione tra i generi e soprattutto valutare l’impatto sulle politiche pubbliche.

Ma nel 2006, le prospettive cambiano, grazie anche al “The Economist” che raccoglie la sfida delle economiste e conia il neologismo “Womenomics” per definire la teoria economica che motiva l’esigenza di una maggiore integrazione delle donne nell’economia (gender equality) in base non solo a principi di equità, ma anche e soprattutto di efficienza economica, in quanto un maggior apporto alla produzione da parte delle donne favorisce la crescita dell’economia mondiale.

Con questo numero abbiamo voluto conoscere e farvi conoscere alcune economiste italiane (naturalmente in maniera non esaustiva) e il loro contributo scientifico all’economia di genere.

Luisa Rosti, Professoressa ordinaria di Politica Economica dell’Università di Pavia, scrive di differenze retributive, istruzione e rivelazione del talento, genere e percorsi di carriera, stereotipi e discriminazione.

Paola Profeta, Professoressa ordinaria all’Università Bocconi, Pro-rettrice per la Diversità, Inclusione e Sostenibilità, ha sviluppato lo studio delle relazioni tra elementi economici e politici che determinano il disegno, la fattibilità e l’implementazione delle politiche pubbliche. Recentemente ha analizzato le politiche pubbliche a favore delle disuguaglianze di genere, valutandone in particolare l’impatto (“Parità di genere e politiche pubbliche. Misurare il progresso in Europa. Egea 2021”).

Valeria Maione, Professoressa di Statistica ed Economia del lavoro alla facoltà di Scienze politiche dell’Università di Genova, è stata anche Consigliera di parità della Liguria, Presidente del CPO di ateneo e Delegata del rettore. Scrive di valorizzazione del lavoro femminile, anche attraverso la sua detassazione, differenziali salariali e retributivi.

Raffaella Patimo, Professoressa di Economia del lavoro ed Economia dell’integrazione europea all’Università di Bari, con interessi di ricerca sui temi del mercato del lavoro e dello sviluppo e questioni economiche dell’UE in una prospettiva di genere e di sostenibilità.

Chiara Mussida, Professoressa associata in Politica Economica presso la Facoltà di Economia e Giurisprudenza dell’Università Cattolica del Sacro Cuore – sede di Piacenza. Tra i temi di ricerca le differenze tra la componente maschile e femminile della forza lavoro e della società, a partire da gap salariali, per poi considerare la disoccupazione, nonché le disuguaglianze sia nel lavoro di cura/domestico sia nel lavoro di mercato.

Daniela Baglieri, Professoressa ordinaria di Economia e Gestione delle Imprese presso l’Università degli Studi di Messina dove ha ricoperto il ruolo di Delegata al Trasferimento Tecnologico e di Pro-rettrice Ricerca e Innovazione fino al 2021. La sua ricerca si è occupata dei processi di sviluppo dell’innovazione tecnologica, con particolare riguardo ai nuovi paradigmi in tema di biotecnologie e nanotecnologie.

Luisa Pulejo, Professoressa ordinaria di Economia Aziendale, presso il Dipartimento di Economia dell’Università di Messina. Si è molto occupata del ruolo sociale che le aziende svolgono nel sistema economico, approfondendo le tematiche dell’accountability sociale, le tematiche del gender mainstraming e del bilancio di genere.

Serena Scotto, Ricercatrice all’Università di Genova, si occupa di economia del lavoro, economia di genere ed analisi economica delle disuguaglianze. Fa parte del Comitato di Ateneo per l’inclusione degli studenti con disabilità dal 2007. È attualmente Professoressa a contratto di Politica economica a Giurisprudenza e docente delegata per i tirocini a Economia. Il suo interesse scientifico si rivolge all’economia del lavoro, all’economia di genere e ai temi dell’inclusione economica e sociale.

Claudia Sunna, Professoressa di II fascia di Storia del Pensiero Economico presso l’Università del Salento. I suoi principali interessi di ricerca riguardano la teoria della popolazione nella storia del pensiero economico, l’economia dello sviluppo e l’analisi economica sul Mezzogiorno.

Silvia Bruzzi, Professoressa Associata di Economia e Gestione delle Imprese, Università degli Studi di Genova. È stata Professore Associato di Economia e gestione delle imprese presso l’Università degli Studi di Salerno (2006-2012). È membro del Consiglio di Reggenza della Banca d’Italia – Sede di Genova I suoi studi sono stati rivolti alla valorizzazione e affermazione del “Femminile” in un’economia da sempre governata dal maschile.

Claudia Pescitelli, Economista, con Ph.D. in Business and Management, Marketing and Communication Office, ha lavorato presso la Borsa Valori prima a Torino, poi a Milano e oggi lavora presso l’Incubatore dell’Università degli Studi di Torino 2i3T. Si occupa di scouting di nuovi progetti, di affiancare i team imprenditoriali nelle attività di comunicazione, di marketing e di fundraisig ed è referente di alcuni progetti speciali, in particolare con le scuole.

Elisabetta Venezia, Ricercatrice e Docente di Economia Applicata, Dipartimento di Economia e Finanza, Università degli studi di Bari Aldo Moro, Bari. È molto attiva in Progetti e Università estere.
Si è occupata di filoni dell’economia che riguardano la sostenibilità, l’equità, le questioni di genere e gli strumenti di misurazione dei diversi fenomeni economici in termini valutativi. Con specifico riferimento all’equità, segnaliamo l’attività di ricerca della Professoressa Venezia svolta a livello europeo che ha portato a realizzare linee guida da utilizzare in tutti gli stati membri dell’UE per la valutazione degli investimenti infrastrutturali.

Segnalo per approfondimenti, due progetti.
Il progetto www.100esperte.it, una banca dati online, inaugurata nel 2016 con 100 nomi e CV di esperte anche in economia (oggi le esperte nelle varie discipline sono molte di più). Il progetto gode del patrocinio della RAI, del Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Giornalisti e della Consigliera Nazionale di Parità.
Mi auguro che anche in Puglia, come da proposta progettuale di CREIS, possa finalmente partire la banca dati di Esperte pugliesi.
E il Progetto internazionale The Women in Economics Initiative (WiE), associazione no profit per promuovere l’uguaglianza di genere con l’economia e nell’economia.

Credits: Vicki Hamilton da Pixabay

Di Serenella Molendini, su Ora Legale News

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