people-1149873_960_720

Il meglio di un uomo

di Orazio Leggiero (Associazione nazionale Maschile Plurale –
Gruppo Uomini in gioco di Bari)

Certo che ne è passata di acqua sotto i ponti dalla famosa campagna della Denim del 1985 – quella de “l’uomo che non deve chiedere mai”, ricordate? – al recente spot della Gilletteil meglio che un uomo può essere”.
In 33 anni un’autentica rivoluzione, forse anche troppo a giudicare dalle reazioni scomposte che si sono succedute.

Più che uno spot commerciale sembra una Pubblicità Progresso, in linea con le tendenze più avanzate del marketing pubblicitario.
Ma cosa si vede in questo spot?

Niente rasoi e neppure creme da barba, se non nell’immagine iniziale come elemento marginale.
Segue una serie di scene di mascolinità tossica: un branco di maschi alfa dietro un barbecue, un capo che paternalisticamente toglie la parola ad una dipendente, un tipo che pizzica il culo alla cameriera, bulletti in tenera età che si menano, un altro maschio che sta per lanciarsi per importunare una ragazza appena passata.

A queste sequenze ne seguono altre che contengono messaggi virtuosi: dividere i bulletti che si menano, abbracciare il ragazzo che piange, bloccare il giovane che voleva importunare la ragazza, mostrare un padre che mette di fronte allo specchio la figliola facendole dire “io sono forte, io sono forte”.

Lo spot Gillette è stato diffuso negli Stati Uniti, dove in pochi giorni ha totalizzato oltre sei milioni di visualizzazioni.

E’ evidente il richiamo al movimento femminista del “Me Too”, sorto oltre un anno fa a seguito delle denunce per violenze sessuali subite da attrici, vittime del noto produttore cinematografico Harvey Weinstein.

Le reazioni sono state forti e immediate da parte della maggioranza degli uomini americani, la quale non ha gradito questa invasione del campo maschile: quello della barba è un rituale esclusivamente maschile!

L’accusa più ricorrente è stata quella di proporre uno spot femminista, che non solo criminalizza gli uomini ma ne favorisce anche una sorta di demascolinizzazione e devirilizzazione.
All’azienda sono arrivate finanche accuse di essere al servizio del “nazi-femminismo” e di mirare a trasformare gli uomini in gay, trans e femminucce.

Ma c’è stata anche una fetta non trascurabile della platea femminile che ha mosso analoghe accuse, lamentando uno strisciante scivolamento verso una femminilizzazione del maschio.

Alle critiche l’azienda risponde che il loro obiettivo è stato quello di promuovere “versioni positive, inclusive e salutari di ciò che significa essere un uomo oggi”. E aggiunge: “Abbiamo guardato realisticamente a ciò che sta accadendo oggi e miriamo a ispirare il cambiamento”.

Il meglio di un uomo, allora, non è un buon rasoio o una buona crema da barba, ma è la consapevolezza e la responsabilità delle sue azioni, che devono sempre passare attraverso il riconoscimento e il rispetto dell’altra.

Analizzando più a fondo le reazioni degli uomini, ci si accorge che lo spot mette in luce che il vero sesso debole è quello maschile, e ciò contraddice uno stereotipo ancora fortemente radicato nella nostra cultura.

Tuttavia vi sono state anche numerosissime reazioni favorevoli, in maggioranza da parte delle donne naturalmente, ma anche da parte di tanti uomini i quali, sempre più numerosi, non amano sentirsi complici di comportamenti violenti e discriminatori verso le donne.

Possiamo dire, insomma, che quella della Gillette è stata una scelta davvero coraggiosa.
La lotta di liberazione che le donne hanno intrapreso circa cinquant’anni fa non si è mai fermata, sebbene ci siano stati periodi anche lunghi in cui è stata “silenziata”.

Da alcuni anni è ripresa con grande vigore, ma il successo è legato alla presa di coscienza e al desiderio di cambiamento degli uomini.
I quali non possono continuare a vedere nella lotta delle donne una insidia per il loro potere ma, al contrario, una preziosa occasione di liberazione anche per sé.

Perché non ci sarà mai liberazione dell’uomo senza liberazione della donna!

Ph.:https://pixabay.com

#TOPICS: ultimi articoli

Avvocati, cosa… come…?

Massimo Corrado Di Florio
Autentici depositari di una fede di libertà

Leggi l'articolo

Rilevanza strategica

Andrea Buti
Inquadrare il problema, individuare le opzioni, immaginare gli scenari

Leggi l'articolo

Trasformazione etica

Tania Rizzo
L’Avvocatura è l’ossatura dello stato di diritto

Leggi l'articolo

Per prima cosa, uccidiamo tutti gli avvocati

Aldo Luchi
Le battaglie per i diritti di tutti e non per il privilegio di pochi

Leggi l'articolo

Lo sguardo laico

Nicola Cirillo
Una funzione propulsiva del progresso e dello sviluppo sociale

Leggi l'articolo

Prospettiva ribaltata

Anna Losurdo
Abbiamo, non da oggi, un problema reputazionale

Leggi l'articolo

Dieci ragazzi per noi

Ileana Alesso
Il linguaggio del legame sociale è un linguaggio “speciale” che deve essere “normale

Leggi l'articolo

Sentimenti e regole

Antonio Pascucci
Le regole sono il fondamento di ogni comunità strutturata, necessarie per garantire un equilibrio tra ordine e libertà

Leggi l'articolo

Un fiocco di tanti colori

Paola Furini
Ai ragazzi e alle ragazze è stata garantita la possibilità di partecipare alla vita pubblica

Leggi l'articolo

Archivio Magazine

Indice

Rubriche: ultimi articoli

Nuove regole per i consulenti psico forensi

Pubblicato in |

Alessandra Capuano, Giovanna Fava, Ida Grimaldi, Andrea Mazzeo, Elvira Reale
Il malcelato tentativo di negazione della violenza domestica e di genere che si vuole mantenere fuori dai Tribunali civili e dalle cause di affidamento dei minori

Mobbing famigliare o genitoriale?

Pubblicato in |

Andrea Mazzeo
Le condotte conflittuali o di sopraffazione tra i coniugi non sono equiparabili al mobbing nel mondo del lavoro

Stato interessante in stato di diritto

Pubblicato in |

Anna Frasca
Esiste una correlazione inversa tra il lavoro domestico e il desiderio di avere figli

Diritto alla conoscenza

Pubblicato in |||

Paola Regina
La giurisprudenza della Corte Europea dei diritti dell’uomo ha elaborato
nozioni autonome di diritto e di legge

Trasparenza legislativa nella UE

Pubblicato in |||

Emilio De Capitani
Elementi fondanti per il diritto all’auto determinazione di ogni individuo e per il funzionamento di una società democratica

Responsabilità del linguaggio

Pubblicato in |||

Roberta De Monticelli
L’idea di trasparenza è il luogo dove la logica si salda con l’etica

Diritto di capire

Pubblicato in |||

Stefania Cavagnoli
L’importanza del diritto e della sua comunicazione come strumento di relazione e di garanzia

Distrofia sintattica

Pubblicato in |||

Massimo Corrado Di Florio
Le parole non devono essere ingannatrici

Better law making

Pubblicato in |||

Trasparenza delle leggi e strumenti di democrazia partecipativa in Italia e in Europa
Ileana Alesso
Se un linguaggio che non è possibile capire e parlare è un linguaggio che rende muti, ferisce le persone e la comunità, occorre la bussola di una lingua comune per l’orizzonte disegnato dalla Costituzione

Ifigenia

Pubblicato in

Povera, si direbbe.Che già ad essere figlia di Agamennone e…

Sospensione feriale: si/no

Pubblicato in ||||

Giovanna Fava
Le richieste di provvedimenti in materia di famiglia sono tutte urgenti

Una sfida per la qualità

Pubblicato in ||||

Angelo Santi
Un campo di azione in cui esplicare la libertà delle parti